FESTA DI HALLOWEEN

La Sala Grande era finalmente pronta. I preparativi che quel giorno avevano per tanto tenuto impegnati gli Elfi Domestici delle cucine, avevano reso il loro frutto. Daisy arrivò proprio nel momento in cui le luci delle candelle a forma di zucca sospese in aria si accendevano. Le spettrali espressioni riflettevano in un pavimento reso completamente bianco - unica cosa di quel colore, se leviamo gli scheletri che se ne giravano allegri per la sala servendo da bere - mentre tuoni in un soffitto incantato illuminavano di tanto in tanto tutto. Le tavole erano sparite, lasciando posto per una pista da ballo - la musica era stata gentilmente fornita dai fantasmi del castello - e due tavoli posti ad elle vicino la porta d'ingresso erano pieni zeppi di ogni qual si voglia leccornia di Mielandia. Un fumo di diversi colori - sempre tetri - veniva sputato fuori ad intervalli regolari, da armature posate appositamente lì. La Preside sorrise mentre con un cenno del capo salutò i fantasmi appena arrivati. Il Barone Sanguinario si dilettava ad una batteria fantasma, il Frate Grasso usava la chitarra, Nick-Quasi-Senza-Testa lo accompagnava con il basso e la Dama Grigia usava la sua spettrale voce. Contro ogni solita tradizione di Hogwarts, quell'anno anche i maghi si sarebbero travestiti, proprio per quello Miss Black portava un lungo vestito nero, che si abbinava con smalto e trucco pesante. La sua pelle sembrava essere ancora più bianca del solito. Un bellissimo cadavere.
Si versò un po' di Ogden, nell'attesa che tutti i suoi studenti, professori, e soprattutto la sua collega Preside, arrivassero. Si dovevano aprire le danze.

OT//Riporto di seguito i turni (seguite la mia ambientazione) chi volesse aggiungersi all'ultimo mi scriva un mp:
- Daisy Black
- Jenna Crux
- Cateh
- Melissa Crux
- Cassiopea Garmin
- Hillary Blackwood
- Pete MacNeil
- Damon Edwards
- Valentine Mason
- Wilde MacNeil

Edited by Daisy Black - 1/11/2011, 20:15

Jenna fece il suo ingresso in Sala Grande, addobbata tetramente come da consuetudine. La luce delle candele, smorzata, proiettava ombre di forme strane che la facevano sembrare veramente simile ad un fantasma: il leggero vestito bianco che indossava faceva il resto, insieme alla sua pelle resa ancora più pallida dal trucco chiaro.

Spero che la Dama Grigia non si offenda per il travestimento, è parecchio suscettibile...

La rossa si incamminò verso il centro della sala, dove la Preside si guardava in giro con un bicchiere in mano: si servì a sua volta, con del succo di zucca, e si dispose all'attesa, poichè non c'era nessun'altro.

Si diede un'ultima occhiata prima di raggiungere la festa. Il vestito rosso, non molto lungo le stava abbastanza bene. Si agganciò la collana color argento. Un ultima occhiata e poi via di corsa verso la sala grande. Quando entrò, trovò Jenna che beveva del succo di zucca. La salutò e si accostò alla rossa per prendere un po della bevanda. Guardò la ragazza e il suo vestito bianco per poi spostare lo sguardo a tutte le decorazioni e quel fumo favoloso. Restò incantata così per un po'.

Melissa entrò in sala grande , l'atmosfera era molto spettrale e tetra , tipica di Halloween . Si era vestita con un abito nero e bianco , voleva assomigliare ad una bambola di porcellana , che le facevano tanta paura . Si era truccata molto e la pelle risultava bianca porcellana .
Una volta entrata Melissa andò a prendersi da bere e si guardò un po' in giro , aspettando che la stanza si riempisse un po' .

Il Rocky Horror Picture Show era il suo musical preferito. Oh, si. Era il costume perfetto.
Il vestito da cameriera di magenta e capelli finti arruffati la mascheravano perfettamente. Entrò nella Sala Grande dove vide... solo femmine. Salutò la prof. Black, poi si unì a Melissa, Jenna e... Boh.

Era incappata per caso in un bizzarro intrattenimento dei Babbani, tempo addietro. Quelle persone stavano tutte sedute davanti ad una scatola quadrata che si illuminava nella parte anteriore mostrando delle figure. Aveva subito pensato che non ci fosse proprio nulla di divertente nell'osservare passivamente quelle immagini in movimento, ma qualche minuto dopo si scoprì interessata alla storia che si svolgeva all'interno della scatola: un Babbano che aveva infilato un anello matrimoniale ad un cadavere, o meglio, ad una Sposa Cadavere.
Le era sempre rimasta impressa quella donna morta...era così carina, perciò il pomeriggio di Halloween si dette da fare, aiutata dalla cugina, a preparare il suo vestito da sposa mezza tumefatta, ma pur sempre sexy!
Aveva tinto i capelli di blu con qualche sfumatura grigia e azzurra, il velo, bloccato sulla testa da una coroncina di fiori ricadeva logoro alle sue spalle, il vestito grigiastro, privo di maniche, starappato qua e là, portava un profondo spacco dal quale si vedeva la gamba sinistra fino alla coscia.
Dopo ore ed ore di preparativi si recò in Sala Grande.
Il suo accompagnatore non era ancora arrivato, perciò, dopo un fugace saluto ai presenti, si sedette ad aspettarlo.

Quando, pochi attimi prima, il MacNeil figo si era presentato davanti al Gargoyle, questo non l'aveva riconosciuto.
Era troppo ben acchittato perchè quell'accozzaglia di pietra lo riconoscesse.
Salì le scale roteanti e si trovò di fronte alle due ormai ben note porte, bussando su quella che ormai lo attirava magneticamente. La mora uscì, illuminandolo con la sua fantasmagorica bellezza e lui non potè far altro che sorridere come un deficiente e fare una battuta.
Prometto che non ti accoltello se tu non ti accoltelli. Ennò, quella storia non gli era andata giù.
E l'unico modo attraverso cui riusciva ad esorcizzare il dolore era scherzarci su.
Le tese il braccio ed insieme scesero almeno un milione di scale.

Fecero il loro ingresso trionfale mostrandosi nella loro spettrale beltà (che parola da mezzachecca), imbattendosi subito nel suo gemello, già presente in sala.
No, Wilde stavolta non c'entra.
Quel coglionazzo non girava mica con le catene, con l'apparenza di uno che ha appena sgozzato un unicorno!

Buonasera Barone. Spero apprezzi il nostro omaggio al vostro amore. disse, imitando -meglio di quanto volesse ammettere- il suo gemello (stavolta quello vero) coi suoi modi da feminetta ben istruita. Aveva un profondo rispetto per il fantasma della sua casata e fu un colpo di genio trovare una maschera così perfetta per entrambi.
Guardò Val, con una tiara in testa, e le sorrise, invitandola ad avvicinarsi alla sua metà bionda.

Damon Edwards fece il suo ingresso in sala grande un po' in ritardo.
Com'era giusto, per le persone importanti.
Certo però, il pensiero di Hillary ad aspettarlo l'aveva fatto velocizzare.
Un Edwards preoccupato?
Un Edwards innamorato?
Sta a voi capire che legame c'era tra lui e la Blackwood.
I pantaloni e la camicia nera risaltavano solo per un dettaglio.
La cravatta rossa sangue.
I capelli spettinati, il volto bianco, un bianco cadaverico, e un rivolo di sangue che gli scendeva dalle labbra.
I canini erano stati allungati magicamente.
Lo aveva detto lui, di avere parentele con i vampiri, quindi quale costume migliore?
Addocchiò la Serpe nella Sala, sola. Si avvicinò con passo felpato.
Solo a metà strada vide la coppia.
MacNeil con Valentine.
No, con la Mason.
Una stretta al cuore. Perchè, ce l'aveva ancora?
Lo sguardo fu riportato su Hillary, e gli occhi del moro ritornarono bui.
Ora c'era lei, era suo compito stare con lei.
Si avvicinò con cautela, le prese la mano, e la sfiorò appena con le labbra.
Il travestimento della ragazza fece fare un sorriso a Damon.
"Sei davvero bellissima."
e le parole gli uscirono con una certa dolcezza atipica per lui. Eppure, eppure lei riusciva a tirargliela fuori. Non sapeva come, non sapeva perchè.
Ghignò al pensiero di qualche sera precedente, quando lui le aveva fatto recapitare l'invito al ballo. Avrebbe tanto voluto vedere le sue labbra.
Si erano schiuse in un sorriso?
Ora si, ora doveva occuparsi di lei.

Quando senti bussare alla porta era già pronta da un pezzo, ma ci mise qualche minuto per accogliere colui che attendeva con ansia solo per non palesare che non vedeva l'ora di fare il suo ingresso con lui.
Quando lo vide rimase di stucco, quel travestimento perfetto rendeva ancor più reale i sentimenti che provavano.
Prometto che non ti accoltello se tu non ti accoltelli
Una risata ruppe il ghiaccio tra i due, per chi non l'avesse ancora capito Pete era il Barone Sanguinario e lei con una tiara in testa rendeva omaggio a Priscilla Corvonero.
"Prometto che non rischierò la vita! ora andiamo a divertirci..."

Le porse il suo braccio e con sicurezza lo prese a braccetto entrando nella Sala addobbata secondo i riti della festa nata in Inghilterra.
I primi ad incontrare furono proprio le loro copie che elogiarono di complimenti.
La intenerirono nel comprendere come fossero destinati a rincorrersi anche dopo la morte, avrebbero mai avuto pace le loro anime?
Diede un bacio a Pete sulla guancia avvicinandosi al suo orecchio
"Io non voglio finire come questi due..."
ma la voce uscì rotta poiché il so sguardo rivolto verso l'entrata incrociò quello di Eswards.
Ancora le si smorzava il fiato ad ogni incontro, avrebbe desiderato sopprimere ogni sensazione che risaliva dalle viscere, ma accanto aveva Pete a cui afferrò la mano facendosi forza.
Forse avrebbe dovuto voltare pagina una volta per tutte.
Forse era l'ora di strappare le pagine che non parlavano di lui e quando rivolse un sorriso ai due fantasmi di poco prima capì che d'amore si poteva anche morire.

Un buzzurro. Ecco cosa vedeva nel riflesso allo specchio. Un buzzurro fico, per lo meno. Troppo egocentrico? Ma no. Solo realista.
Uno sguardo indagatore percorse la sua figura. Un paio di jeans stracciati fasciavano le sue gambe. Una vecchia maglietta logora copriva il busto. Il tutto era stato sgraffignato dall'armadio del villico gemello. Perchè vi domandate? E' ovvio, cos'era la cosa più mostruosa a cui riusciva a pensare il Wilde per una notte di paura? Esatto. Pete Macneil.
Sulla spalla sinistra, in prossimità del cuore, si mostrava una bella targhetta. Una di quelle su cui vengono scritti i nomi dei partecipanti alla festa. Era giusto per chiarire il fatto. Se non avesse recitato bene la sua parte, almeno, avrebbero capito a chi faceva riferimento con il suo costume.
L'immancabile braccialetto in pelle di drago era posizionato al polso destro e una finta canna era situata tra le sue labbra.
Ok, ora sguardo da fattone. Un pò di più...ci sei quasi. Perfetto.
Eccolo lì, una copia esatta di Pete Macneil.
La postura la copiava alla perfezione, un pò ricurvo e vagamente traballante. La camminata era decisamente poco elegante, almeno per i canoni di Wilde, e le palpebre erano vagamente socchiuse.
In queste condizioni fece il suo ingresso nella sala. E lì vide la copia. Un sorrisino decisamente poco innocente si dipinse sul suo volto. Che poteva farci, amava divertirsi.
Attese che il fratello posasse lo sguardo su di lui, in seguito avrebbe raggiunto la sua adorata fanciulla. La stupenda bionda, che non era riuscito a guardare bene perchè avrebbe distolto la sua attenzione dal momentaneo bisogno d'infastidire la sua copia.
Dio, quant'è bella.
Questo fu uno dei suoi pensieri rivolti a Daisy. Gli altri, resteranno nella testa dell'esteta. Censurati per gli occhi indiscreti di voi altri bigotti.

Daisy vide tutti i suoi studenti che man mano entravano in Sala, chi più chi meno vestito. Sembrava che le decorazioni avessero riscosso almeno un po' di successo. Gli occhi grigi della Preside si posarono su Hillary quando ella fece il suo ingresso. Già che fosse lì, era una buona cosa. L'oscurità dei suoi occhi però, peggiorò alla vista del suo cavaliere. Damon Edwards.
Rimpiazzamento di McKinley?
Doveva ammetterlo, non poteva odiare quel ragazzo. Era cattivo, e lei lo sapeva bene, lo percepiva dai suoi sguardi. Eppure, eppure sembrava avesse ancora un'anima, dentro di lui.
La Black buttò giù altri bicchieri di Ogden, senza dar molto nell'occhio per la cosa, finchè non vide il suo, di cavaliere, entrare nella sala con una finta canna in bocca. La Black sorrise, diede una risatina, e nascose tutto con una mano, benchè quel travestimento le aveva dato un secondo di gioia che si poteva vedere nelle sue iridi.
Piano, alzando lo strascico del vestito, andò lei verso il suo gemello, mentre cercava di prestare attenzione all'espressione che Pete avrebbe fatto.
Lei l'aveva capito subito. Conosceva troppo bene quei gemelli, e troppo bene i modi raffinati di Wilde.
Arrivata davanti a lui, si passò la lingua sulle labbra, aprendosi poi in un sorriso.
"Non lasci il tuo fascino nemmeno quando imiti tuoi fratello."

Jenna vide la cugina e Cassiopea, insieme ad una ragazza che aveva conosciuto poco tempo prima, Cateh. Sorrise nella loro direzione: una Magenta, una bambola di porcellana (si, gliel'aveva suggerito lei il costume...) e una specie di diavolessa.

"Ciao ragazze! Che ne pensate dell'atmosfera? Siete tutte fantastiche... Cateh, tu da che cosa sei vestita? Cioè, sembra da diavolo ma non so..."

Quella domanda poroprio non se lìaspettava. A Cateh non le piaceva vestirsi in maschera, le faceva venire in mente il passato. E a lei non piaceva ricordare.
Grazie Jenna! Beh.. in effetti potrebbe essere da diavolo. Vestirsi in maschera.. proprio non mi piace. Per cui.. fate voi!
La ragazza si guardò l'abito. Un diavolo? Può darsi.
Beh, direi che l'atmosfera è fantastica. Mai stata ad una festa di Halloween così.
Il suo sguardo poi, finì sui costumi delle ragazze.

Melissa vide Jenna avvicinarsi , le lanciò un'occhiata , si era merito suo se era vestita in quel modo ... Si erano avvicinate anche Cassiopea e Cateh , vestite rispettivamente da Magenta e da diavolo .

"Ciao ragazze! Che ne pensate dell'atmosfera?" disse la fantasmina .

E' molto bella ed in stile Halloween ovviamente ... Ma su Cateh è Halloween sii cattiva non depressa sennò sembri un diavolo depresso e i diavoli non sono depressi!

Cassiopea rise a quanto detto da Melissa, ma era distratta. Con lo sguardo vagò fino ad una coppia che beveva qualcosa insieme. EDWARDS e la Blakwood. Dopo gli avrebbe rivolto qualche parola.
Si girò verso le amiche e si rivolse alla diavolessa.

Ciao, non ti conosco. Come ti chiami?

E sorrise, ma la sua mente era ancora lontana.